Sapori da gustare

Il turismo enogastronomico è un nuovo modo per riscoprire le bellezze di un territorio ed il Comune di Capaccio Paestum “Porta del Cilento” rappresenta anche un punto di partenza per un’antica tradizione gastronomica, fatta di sapori autentici e piatti tipici locali. Il cibo diventa quindi vettore di una cultura di valori legati al territorio di appartenenza che introduce i turisti ad un nuovo modo di viaggiare.

Il Cilento è la patria della Dieta Mediterranea da sempre sinonimo di semplicità, bontà e gusto. Dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco nel 2010, trae le sue origini dalla storia, dalla cultura e dallo stile di vita dell’antica Magna Grecia.  La dieta si distingue per il suo equilibrio nutrizionale, o meglio di equilibri: non è solo una lista di ingredienti ma è un atteggiamento che riguarda salute, ambiente e cultura che convivono armonicamente nel formulare un vero e proprio stile di vita.

Il territorio di Capaccio promuove e salvaguarda sapori unici e genuini, prodotti di qualità  che racchiudono in essi l’esperienza e la saggezza di chi li produce.

La mozzarella di bufala DOP

La mozzarella di bufala è uno dei prodotti più apprezzati a livello nazionale ed internazionale. Si tratta di un formaggio fresco a pasta filata, a sfoglie sottili sovrapposte da una crosta sottilissima, caratterizzata da un colore bianco, un sapore delicato e dal profumo inebriante.  La mozzarella di bufala campana è sovente definita “regina della cucina mediterranea” ma anche “oro bianco” in ossequio alle pregiate qualità alimentari e gustative del prodotto caseario. Ha ottenuto la denominazione di origine controllata  (DOC) nel 1993 e la denominazione di origine protetta (DOP) nel 1996. Il termine Mozzarella lo si trova per la prima volta nel 1570 in un libro di cucina di un cuoco della corte papale. Il nome ha origine dell’operazione di mozzatura compiuta per separare l’impasto in singoli pezzi, lavorata secondo la locale tradizione artigianale con il solo latte proveniente dagli allevamenti della Città di Capaccio Paestum, vanto ed onore della città stessa. La Mozzarella si configura inizialmente come una varietà meno nobile della provola ed e’, sicuramente, la scarsa conservabilità che spiega la ragione della sua assenza, al contrario delle provole, dagli antichi presepi napoletani, ove gli elementi gastronomico – alimentari sono posti in grande rilievo e rispecchiano la tradizione alimentare del popolo. Ci sono anche altri prodotti derivati dal latte di bufala: ricotta di bufala, mascarpone di bufala, stracchino di bufala, mozzarella mista.

L’allevamento bufalino da sempre caratterizza la piana di Paestum e l’eccellente  lavorazione di questo oro bianco è  affidata alla maestria di caseari dalla lunga, lunghissima esperienza che curano la materia prima con enorme consapevolezza, producendo un prodotto non solo di valore ma dall’inteso sapore.

Il Cilento è la patria della Dieta Mediterranea da sempre sinonimo di semplicità, bontà e gusto. Dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco nel 2010, trae le sue origini dalla storia, dalla cultura e dallo stile di vita dell’antica Magna Grecia.  La dieta si distingue per il suo equilibrio nutrizionale, o meglio di equilibri: non è solo una lista di ingredienti ma è un atteggiamento che riguarda salute, ambiente e cultura che convivono armonicamente nel formulare un vero e proprio stile di vita.

Il territorio di Capaccio promuove e salvaguarda sapori unici e genuini, prodotti di qualità  che racchiudono in essi l’esperienza e la saggezza di chi li produce.

Il Cilento è la patria della Dieta Mediterranea da sempre sinonimo di semplicità, bontà e gusto. Dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco nel 2010, trae le sue origini dalla storia, dalla cultura e dallo stile di vita dell’antica Magna Grecia.  La dieta si distingue per il suo equilibrio nutrizionale, o meglio di equilibri: non è solo una lista di ingredienti ma è un atteggiamento che riguarda salute, ambiente e cultura che convivono armonicamente nel formulare un vero e proprio stile di vita.

Il territorio di Capaccio promuove e salvaguarda sapori unici e genuini, prodotti di qualità  che racchiudono in essi l’esperienza e la saggezza di chi li produce.

Il Carciofo di Paestum IGP

Il Carciofo di Paestum IGP, è noto anche come “Tondo di Paestum”. L’aspetto rotondeggiante, la loro elevata compattezza e l’assenza di spine sono le sue principali caratteristiche qualitative. Dal colore verde con sfumature violetto-rosaceo  ha un sapore particolarmente gustoso, ma al tempo stesso delicato. Si tratta di un frutto di un’accurata e laboriosa tecnica di coltivazione, che gli operatori agricoli della Piana del Sele hanno affinato nel corso di decenni. e origini della coltivazione del carciofo risalgono al tempo dei Borboni. Tuttavia, questa coltura si diffonde solo a partire dal 1929-30 con le vaste opere di bonifica e di trasformazione agraria apportate dalla riforma fondiaria, grazie allo sforzo di alcuni agricoltori del napoletano che realizzarono, nelle zone adiacenti ai famosi Templi di Paestum, le prime coltivazioni specializzate di carciofo. Per mantenere intatte le sue caratteristiche va conservato in luoghi freschi e asciutti. Il clima fresco e piovoso durante il lungo periodo di produzione (febbraio-maggio), tipico di questa area, conferisce al Carciofo di Paestum IGP, ingrediente fondamentale della Dieta Mediterranea, la caratteristica tenerezza e delicatezza molto apprezzate dai consumatori. È ottimo per il consumo fresco, ma risulta estremamente gustoso se viene cotto alla brace, bollito, oppure passato in pastella e poi fritto.

Il pomodoro di Paestum

La pianta del pomodoro è stata importata dall’America Latina verso la fine del XVI secolo. Nella piana di Paestum generalmente vengono coltivate: il Pendolino a forma di cuore leggermente schiacciato, la Classica Ciliegia, consumata fresco con basilico, olio d’oliva e mozzarella di bufala e l’immancabile San Marzano utilizzato, principalmente,  per la preparazione di conserve e sughi.

La carne di bufalo

La carne di bufalo è un prodotto in forte crescita nel mercato della carne soprattutto sulla terra dei templi. Questo prodotto artigianale ha un aroma molto speziato, deciso, rigoroso nella struttura e con un basso contenuto di grassi. Ricco di vitamine, Sali minerali e ferro. La produzione viene effettuata su capi giovani, per cui la carne risulta succosa e digeribile.

L’olio extravergine di oliva DOP

L’olio extravergine di Oliva DOP si ottiene dalla premitura delle olive. Assume un colore giallo paglierino con una buona intensità e dal gusto tenue e delicato con appena percepibili note di amaro e piccante.  Il suo carattere aromatico lo si predilige per insaporire i piatti tipici ma è ottimo anche assaggiato puro su pane tostato.

Il Melograno di Paestum

Un elemento tipico dell’immaginario antico, abbondantemente raffigurato nei reperti degli scavi archeologici di Paestum, specialmente negli affreschi delle tombe lucane, è il melograno “Punica Granatum”.

 La sua importanza ne fece il frutto sacro alla dea Era-Giunone, raffigurata con la melagrana nella mano, simbolo di vita e di abbondanza. Questa iconografia è poi passata nella raffigurazione della Madonna del Granato a Capaccio e, all’altra estremità del Cilento, della Madonna di Pietrasanta a San Giovanni a Piro.  Le origini del frutto risalgono alla zona dell’Asia sud- occidentale, e si è diffuso nel bacino del Mediterraneo ad opera dei Fenici, dei Greci e in seguito degli Arabi. Da sempre fonte di fertilità ed abbondanza, la melagrana è tutt’oggi investita di un profondo valore simbolico che si affianca alle sue innumerevoli proprietà benefiche. Partendo principalmente dall’ambito agroalimentare in confetture, liquori e piatti particolari ad arrivare fino alla cosmesi, con creme di bellezza anti-invecchiamento.

Per le sue notevoli proprietà terapeutiche e salutari, per quanto riguarda la radice, le foglie, il guscio, il frutto, il melograno può effettivamente essere definito il simbolo della vita.  Il suo succo ha straordinarie proprietà antibatteriche, antimicrobiche, antiinfiammatorie, antifungine ed antiallergiche. Ancora, il succo ha notevoli proprietà antiossidanti naturali a prevenzione dell’arteriosclerosi; previene la degenerazione delle cartilagini; riduce l’accumulazione di colesterolo; infine, previene numerose forme di cancro. “Una medicina perfetta, dunque, un vero e proprio “nettare degli dèi”.

Il fico bianco

I Greci lo consideravano un frutto afrodisiaco. Platone ne era molto ghiotto, al punto da essere chiamato “mangiatore di fichi” mentre presso i Romani era considerata una pianta sacra perché, secondo la leggenda, era l’albero sotto cui si era fermata la cesta con i gemelli Romolo e Remo abbandonati sul Tevere. Le piante di fichi, insieme agli ulivi, rappresentano la scenografia rurale tipica del territorio cilentano. Il cultivar “Dottato” il cui frutto è l’apprezzato fico bianco del Cilento è una pregiata varietà di fico. Il riconoscimento del marchio di tutela DOP – Denominazione di Origine Protetta – al fico bianco essiccato, ha rimarcato il valore territoriale di questo prodotto come forza di un commercio locale ed un’eccellenza gastronomica. La polpa pastosa e dolce, il gusto delicato, il profumo intenso e la buccia di colore giallo chiaro, che diventa ambrata se i fichi sono cotti al forno, sono gli elementi distintivi di questo prelibato frutto  che inizialmente era chiamato il “pane dei poveri” perché costituiva il pasto dei contadini oggi consumato principalmente nel periodo natalizio. Il prodotto essiccato viene preparato in diversi modi a seconda delle tradizioni locali: intero, deposto in cesti realizzati con prodotti di origine vegetale; intero, infilzato con due “spiedini” di legno paralleli oppure tagliato e farcito con prodotti locali per esaltarne il gusto: noci, semi di finocchietto, ma anche nocciole, bucce di agrumi, mandorle oppure ricoperto di cioccolato o immerso nel rum.

Il Vino

Nel territorio capaccese così come in tutto il Cilento, sono numerosi i vigneti che consentono la produzione di ottimi vini rossi e bianchi.  La Piana del Sele con le sue  condizione ottimali, ovvero terreno calcare ed un clima mite hanno favorito così vigne DOC. Tra i vini rossi si possono ricordare: il Primitivo, l’Aglianico, il Piedirosso, tra i vini bianchi secchi troviamo il Greco, la Malvasia, il Trebbiano e il Fiano. Le vigne della Piana di Paestum hanno il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).

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